Venti pazienti con infezione cronica da virus dell’epatite B (HBV) e affetti da linfoma diffuso a grandi cellule (DLBCL) o leucemia acuta linfoblastica (ALL) sono stati trattati con cellule CAR-T anti CD19. Cinque pazienti presentavano positività per HBs antigene (HBsAg) ma viremia non detectabile mentre i restanti 15 avevano un’infezione da HBV risolta. Tutti i 5 pazienti con HBsAg positivo hanno ricevuto profilassi antivirale (tenofovir o entecavir); nessuno ha sperimentato riattivazione di HBV post infusione di cellule CAR-T.
Dei 15 pazienti con infezione risolta solo due hanno ricevuto profilassi antivirale con entecavir e solo un paziente, non in profilassi, ha sperimentato riattivazione di HBV sei mesi dopo la terapia con CAR-T. L’infezione da HBV non ha influenzato l’espansione in vivo delle cellule CAR-T né ha aumentato il rischio di sindrome da rilascio di citochine.
In conclusione, sebbene la terapia con cellule CAR-T sia responsabile di una aplasia B-cellulare prolungata, tale terapia risulta sicura ed efficace anche nei pazienti con infezione cronica da HBV purchè eseguano una adeguata profilassi antivirale.