In occasione del 16° ICML meeting di Lugano Annalisa Chiappella ha presentato i primi dati del registro italiano osservazionale prospettico condotto dalla Società Italiana di Ematologia (SIE) sui pazienti affetti da linfoma a grandi cellule B trattati con anti-CD19 CAR-T nell’ambito della "real-life".
Da Marzo 2019 a Gennaio 2021 126 pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL), linfoma primitivo del mediastino (PMBCL) o High grade B-cell Lymphoma (HGBL) recidivati/refrattari ad almeno 2 linee di terapia sono stati sottoposti a linfocitoaferesi, e 113 di 126 hanno successivamente ricevuto l’infusione di CAR-T (52% Axi-cel e 48% Tisa-cel). A 30 giorni dall’infusione è stato riscontrato un tasso di risposta globale (ORR) del 71% con un 40% di risposte complete (CR).
Il tasso di durata della risposta (DOR) e di sopravvivenza libera da progressione (PFS) sono risultati rispettivamente del 73% e 54% a 6 mesi e del 58% e 46% a 12 mesi, con un tasso di sopravvivenza globale (OS) dell’80% e 75% a 6 e 12 mesi, rispettivamente.
Questi risultati si sono mostrati sovrapponibili tra sottogruppi istologici e tipo di prodotto CAR-T utilizzato. Il profilo di tossicità è risultato accettabile con CRS e ICANS di grado severo osservate rispettivamente nel 5% e 10% dei pazienti in assenza di eventi fatali, mentre la tossicità ematologica si è confermata essere uno degli eventi più frequenti con un 27% di citopenie prolungate oltre i 30 giorni post-infusione.
I dati del registro italiano, così come quelli presentati da altri paesi europei e non, confermano l’efficacia di CAR-T nella "real-life" nell’ambito del linfoma a grandi cellule B recidivato/refrattario.