In un lavoro in corso di pubblicazione, il gruppo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha presentato i risultati preclinici di un nuovo CAR di III generazione, diretto verso il CD30, per il trattamento di LH e LNH recidivati/refrattari ai trattamenti convenzionali.
In particolare, il gruppo ha confrontato due costrutti molecolari, contenenti rispettivamente la combinazione di molecole di costimolo CD28.4-1BB o CD28.OX40, evidenziando, in vitro e in vivo, la netta superiorità della combinazione CD28.OX40 in termini di attività antitumorale e di persistenza di cellule CAR-T.
Oltre alla potente azione anti-LH e anti-LNH osservata in vivo, di notevole rilevanza è anche la dimostrazione che le cellule CAR.CD30.CD28.OX40 T prodotte in presenza di IL7/IL15 determinano, in un modello murino di LNH disseminato, una memoria immunologica a lungo termine, in grado di proteggere il 67% degli animali già curati da un primo engraftment di cellule tumorali da un nuovo rechallenge con cellule tumorali, a distanza di 140 giorni dall’infusione delle cellule CAR-T.
Infine, nonostante negli animali testati non sia stata evidenziata una significativa tossicità a seguito del trattamento, per implementare la sicurezza del prodotto nella prospettiva della prossima traslazione clinica, è stato incorporato nel costrutto il gene suicida della Caspasi9 inducibile, risultato in grado di ridurre significativamente il livello di cellule CAR-T in vitro e in vivo in seguito all’attivazione.
La rilevanza di tale studio è tale da aver aperto la strada alla prossima sperimentazione clinica delle cellule CAR.CD30.CD28.OX40 T per il trattamento di pazienti con LH e con Linfoma Anaplastico a Grandi Cellule (ALCL) recidivati/refrattari.
Haematologica, 2020 [Paper in press]
